Dall’incontro di ieri di apertura del tavolo contrattuale per il triennio 2022 – 2024 è emersa, sinteticamente, una generale condivisione della linea programmatica presentata dal SINAFI:
- richiesta di risorse aggiuntive, soprattutto sul trattamento economico accessorio;
- distribuzione sul trattamento economico principale della quasi totalità delle risorse;
- interventi sostanziali di adeguamento normativo.
Il tutto in linea con il programma del Sinafi, esposto dal Segretario Generale – Alessandro Margiotta – nel corso del suo intervento, nell’ambito del quale ha evidenziato che:
- il Sinafi ha consapevolezza della particolare congiuntura socio economica che ha interessato, e interessa ancora, il nostro Paese, incidendo sulla vita di tutti i lavoratori e delle loro famiglie;
- parimenti, la Politica ed il Governo devono avere consapevolezza che la Sicurezza pubblica, economica e finanziaria rappresenta per questo Paese una priorità assoluta;
- se, con senso di responsabilità, si parte da queste consapevolezze, non si può disconoscere che l’insieme ha determinato uno scadimento della qualità della vita conseguente alla perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni ed un certo senso di insicurezza, interna ed esterna nel Paese;
- il personale del comparto non è stato immune a questo scadimento della qualità della vita ed ha sopportato più di altri il peso di questa congiuntura, essendo peraltro chiamato ad assicurare senza riserve proprio quel senso di sicurezza.
Più nel dettaglio, nell’intervento è stato rappresentato come il Sinafi ritiene che:
- le risorse stanziate sono sicuramente insufficienti a compensare la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni dovuta all’inflazione e che ciò condiziona, unitamente ad altri fattori, le scelte sull’utilizzo di tali risorse per il rinnovo contrattuale del personale del comparto;
- la quasi totalità delle risorse, se non la totalità, deve quindi essere riversata sul trattamento economico fondamentale e per l’adeguamento normativo;
- solo una parte residuale sul trattamento economico accessorio.
Il Segretario Generale ha poi esposto quali sono le ragioni delle scelte fatte dal Sinafi, che risiedono:
- nella necessità di ripristinare, sia pur in minima parte, il potere d’acquisto delle retribuzioni;
- nell’obiettivo di incrementare al massimo il montante contributivo, tenuto conto delle ormai note fosche prospettive pensionistiche del personale del comparto, che richiedono di assicurare, per quanto possibile, un trattamento di quiescenza dignitoso al personale, soprattutto più giovane;
- nel fatto che incrementare il trattamento economico fondamentale significa portare benefici a tutta la platea del personale, nessuno escluso, laddove, invece, un incremento delle indennità accessorie andrebbe in favore esclusivamente di quel personale impiegato in servizi o turni coperti da tali indennità;
- nella consapevolezza che l’adeguamento normativo rappresenta, in questo particolare momento, l’altro contenitore all’interno del quale possono trovare posto nuovi o rinnovati diritti in favore indistintamente di tutto il personale;
- nella certezza che una distribuzione a pioggia di risorse sulle indennità accessorie, e la loro conseguente parcellizzazione, non porterebbe nulla di sostanziale nelle buste paga dei colleghi;
- nella convinzione che un intervento serio sulle indennità accessorie richiede stanziamenti specifici per poter avere un giusto peso economico sulle buste paga del personale.
Concludendo il suo intervento il Segretario Generale ha ribadito che il Sindacato Nazionale Finanzieri porterà sul tavolo del rinnovo contrattuale, con senso di responsabilità, determinazione e rispetto del proprio ruolo, questa linea:
- stanziamento di ulteriori risorse finanziarie;
- distribuzione della totalità di quelle attuali sul trattamento economico principale;
- interventi sostanziali nell’ambito dell’adeguamento normativo;
- distribuzione delle residuali risorse vincolate dalla legge di bilancio 2024 sul trattamento economico accessorio, indirizzandole su alcune voci di maggiore e generale interesse per il personale, evitando parcellizzazioni.